A seguito dello stanziamento di risorse aggiuntive ottenuto in assestamento di bilancio, sono
pervenuti i testi per finanziare gli aumenti tabellari per il 2025/2027.
Rispetto a quanto inizialmente previsto con i nuovi stanziamenti si finanzia, oltre all’aumento della
contribuzione Sanifonds a carico del datore di lavoro di 25 € per ciascun dipendente (per arrivare
a 153 € complessivi), il rinnovo del triennio al 6% fin dall’inizio del triennio (01/01/2025).
Elemento che abbiamo accolto con favore al momento in cui ci è stato illustrato nel percorso di
approvazione della legge di assestamento, perché incrementa per 2025 ed il 2026 lo stanziamento
precedentemente previsto e perché viene attribuito tutto sullo stipendio tabellare. Stiamo però
valutando nei dettagli l’accordo. Di certo l’effetto dell’anticipo è utile perché porta un sollievo
immediato alle retribuzioni, sollievo però che viene assorbito nel corso del triennio, con la
conseguenza che a fine triennio sussista il rischio di non ottenere una tenuta dei livelli retributivi
dei lavoratori pubblici. In altri termini se la natura di questo accordo dovesse essere tombale
rispetto al triennio si rischia di perdere ulteriormente potere di acquisto delle retribuzioni dopo la
perdita netta già avuta nel triennio precedente. Diversamente se la natura di questo accordo fosse
non esaustiva del finanziamento delle retribuzioni del triennio, ma vi fossero impegni a verificare
gli scostamenti futuri tra inflazione effettiva ed inflazione programmata, il modello contrattuale
proposto sarebbe coerente e potrebbe essere valorizzato. Stiamo facendo delle verifiche
sull’effettivo calcolo delle risorse messe a disposizione ed abbiamo in programma alcuni incontri
tecnici per verificare calcoli, incrementi e impatti anche del nuovo ordinamento professionale sulle
risorse stanziate onde evitare, per la fretta di far arrivare il più rapidamente possibile ai lavoratori
queste risorse (esigenza che comunque sentiamo), di danneggiare alcune categorie di lavoratori
interessati.
Nei prossimi giorni quindi, dopo aver verificato nei dettagli l’accordo, decideremo se davvero
risponde a quanto promesso oppure no.
Nel frattempo stiamo provvedendo a sottoscrivere in via definitiva anche gli accordi che
aumentano di un ulteriore 1 % (per arrivare al 3 % complessivo) la quota datoriale a favore del
Laborfond e stiamo definendo gli ultimi dettagli in vista della sottoscrizione della versione
definitiva del nuovo ordinamento professionale.
Entro la prima metà di ottobre programmeremo una serie di assemblee anche unitarie per fare il
punto su tutte queste questioni.
Funzione Pubblica Cgil del Trentino