Fp Cgil è da sempre favorevole al vaccino e si è spesa per una campagna di adesione informata. «L’Azienda promuova incontri per informare e rassicurare gli indecisi»
La Funzione pubblica Cgil del Trentino, col segretario generale Luigi Diaspro, chiede al direttore generale dell’Azienda sanitaria, Antonio Ferro, di chiarire a quale sindacato si rivolge quando afferma che i rappresentanti dei lavoratori non hanno fatto forti richiami alla vaccinazione. «Non può certo pensare alla Cgil, visto che questa ha fatto appelli e promosso campagne di formazione, sia a livello nazionale sia a livello locale, attraverso i propri canali istituzionali, web e social. Il vaccino rappresenta l’unico strumento per affrontare e debellare il Covid e consentire una ripresa delle attività economiche e sociali a livello globale. Credo invece che proprio l’Azienda sanitaria possa fare ulteriori sforzi per svolgere un ruolo proattivo e recuperare alla vaccinazione il proprio personale».
Diaspro torna su una questione di particolare importanza, sollevata già nei giorni scorsi. «Chiediamo che l’Azienda sanitaria valuti l’opportunità di recuperare parte del personale sospeso attraverso nuovi incontri da organizzare con la stessa Azienda o coi medici di base. Chiarisco meglio: tra chi si è trovato sospeso c’è sicuramente chi ha fatto una scelta ideologica e inamovibile, ma c’è anche chi ha un personale timore, connesso al proprio specifico stato di salute.
Le procedure di legge seguite per l’adozione delle sospensioni non vietano ulteriori tentativi per colloqui successivi, per una conoscenza più approfondita dei singoli casi. Molti lavoratori potrebbero trovare rassicurazione da parte dei medici e dunque rivedere le proprie decisioni, vaccinarsi e tornare in servizio. Questo, evidentemente, gioverebbe al singolo lavoratore che tornerebbe a percepire lo stipendio; gioverebbe ai colleghi in servizio attenuando i sovraccarichi di lavoro che al momento gravano sulle loro spalle e gioverebbe, evidentemente, alla garanzia dei servizi erogati ai cittadini».