TAVOLO SOSPESO: RICHIESTO INCONTRO A FUGATTI
Apran ha proposto una bozza di accordo che recepisce in parte le richieste che avevamo avanzato, insieme alle altre sigle, nel corso dell’ultimo incontro.
In particolare, si va verso l’adeguamento del tabellare al 4,98%; il riconoscimento di una fascia economica per gli aventi diritto; le indennità per Specificità Infermieristica, Pronto Soccorso e Tutela del Malato e per la Promozione della Salute; l’estensione del premio covid agli autisti del 118, tutte richieste da noi avanzate per dare una risposta tangibile al comparto.
Tutto bene dunque?
No, perché quello che non va bene sono le decorrenze, che incredibilmente sono spostate al 1/1/2023 per le fasce economiche che, ricordiamo, sono finanziate col fondo sanitario, con risorse dei lavoratori. Per quanto ci riguarda non va poi bene neppure la mancata estensione del premio covid, oltre che al personale autista 118, al personale amministrativo tecnico ed operaio che ha supporto le attività nel periodo considerato, magari in misura riproporzionata.
Su questi punti abbiamo dovuto registrare l’irremovibilità dell’Apran, stante le disposizioni “vincolanti” della giunta che, alla luce delle risorse in gioco, appaiono davvero ingiustificate per uno stralcio economico a portata di mano. Sono punti che penalizzerebbero una volta di più il personale della sanità trentina, cui invece vanno riconosciuti in modo tangibile l’impegno e la dedizione con cui svolge il proprio lavoro sul territorio.
Chiesto un aggiornamento
Per queste ragioni, unitariamente, abbiamo chiesto un aggiornamento del tavolo e, contrestualmente, un incontro al Presidente Fugatti per concludere la trattativa. In assenza di risposte adeguate non escludiamo iniziative. Tutto questo alla vigilia di una riforma che potrebbe mettere ulteriormente in crisi tutto il settore.
Vi terremo informati.