Al tavolo di oggi, in apertura, il Presidente Baracetti ha comunicato che sono confermate le progressioni orizzontali per tutto il personale che ha maturato i requisiti: è la risposta alla nostra richiesta – presentata in forma confederale unitaria – per garantire al personale un aumento tabellare congruo in base alle risorse stanziate a bilancio e uno sviluppo economico generalizzato per un doveroso riconoscimento del lavoro e dei servizi svolti in un triennio di particolare complessità per i servizi pubblici.
E’ un primo passo, non scontato, conseguito con determinazione anche in una fase in cui questa richiesta non è risultata popolare tra tutte le sigle, tra cui qualcuna in particolare che si sarebbe accontentata del solo adeguamento tabellare e oggi mena vanto di questo risultato.
L'ordinamento professionale
Sul tema dell’Ordinamento Professionale, particolarmente caro alla Fp Cgil, salutiamo con estremo favore la ripresa del confronto e la possibilità di individuare un’ipotesi di lavoro condivisa capace di dare soluzione ai tanti nodi che si sono determinati nel tempo, quali lo sbocco professionale per tutti i profili, l’adeguamento dell’inquadramento al nuovo titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, l’esigibilità di un sistema di progressioni e la strutturalità di un Fondo destinato, il superamento del cd. mansionismo per alcuni profili professionali.
Le nostre proposte
Nel nostro intervento abbiamo avanzato – in base allo schema approvato a livello nazionale – la proposta del superamento della Categoria A e l’istituzione di tre Categorie, la semplificazione delle procedure per le progressioni orizzontali (avanzamenti periodici con l’attribuzione di fasce economiche predeterminate per ciascuna Categoria), verticali (da Base ad Evoluto) oltre che tra le Aree. In tal senso abbiamo nuovamente sollecitato l’Apran a intervenire per l’adeguamento della legislazione provinciale e regionale alle norme nazionali introdotte dal decreto 80, che prevede la possibilità del ricorso alla cd. procedura comparativa (titoli di studio e professionali, esperienza, assenza di provvedimenti disciplinari, valutazione positiva nel triennio) in luogo delle prove selettive e, in sede di prima applicazione del nuovo ordinamento, entro il 31/12/2024, progressioni tra le aree in deroga al titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno.
Abbiamo trovato attenzione e fondamentale convergenza da parte dell’Apran alle nostre proposte, che saranno oggetto di una discussione interna agli enti della delegazione di parte pubblica, per la formulazione di un primo testo di discussione.