FP CGIL DEL TRENTINO – COMUNI: Bandi deserti e caccia al personale, il caso di Garniga non è affatto isolato. Non solo Sanità e Case di Riposo, anche i Comuni e le Comunità di Valle sono in grave affanno, a rischio i servizi per i cittadini e le imprese.

Non solo Sanità e Case di Riposo, la carenza di personale, i bassi salari e la fuga verso il privato interessano anche i Comuni e le Comunità di Valle del Trentino, e la denuncia del primo cittadino di Garniga fotografa una situazione che stiamo denunciando da tempo, senza tuttavia una concreta presa in carico da parte degli interlocutori politici e istituzionali preposti. C’è il rischio di una riduzione del perimetro pubblico, della qualità e della tenuta di servizi essenziali che vanno dall’anagrafe alla polizia locale ai servizi per l’infanzia, edilizia pubblica e privata, tutela del verde pubblico e del patrimonio di boschi e foreste, amministrazione del territorio e del suo patrimonio inclusa la tenuta di associazioni,

così Luigi Diaspro Segretario Generale della Fp Cgil insieme ai Funzionari del Settore Masha Mottes e Mirko Vicari.

Il dato incontrovertibile è che la P.A. trentina non è più attrattiva da molti punti di vista e, in particolare, registriamo una diffusa indisponibilità ad accettare impieghi in piccoli Comuni in cui, ad esempio, a fronte di elevate competenze e altrettante responsabilità corrispondono stipendi del tutto inadeguati e condizioni lavorative spesso al limite per mancanza di personale. Prova ulteriore di questa asimmetria è il crescente fenomeno delle dimissioni, in un ribaltamento totale del mito del posto fisso che, unico elemento di presunta attrattività, non basta evidentemente a garantire folle oceaniche ai concorsi. Persone neo assunte non di rado ci contattano per le difficoltà a dover reggere – in qualità di responsabili di fresca nomina seppure inquadrati con qualifiche base – servizi interi senza aver concluso il periodo di prova, privi di esperienza o di affiancamento, costretti a fronteggiare carichi di stress elevati ancor prima di riuscire a padroneggiare materie che conoscono nella teoria ma non nella pratica. E quindi lasciano.

C’è inoltre un frequente ricorso ad assunzioni a tempo determinato anche per ricoprire posti vacanti anziché indire concorsi, o la mancata stabilizzazione di personale precario, scelte che evidenziano una discreta miopia da parte degli enti.

Una questione fondamentale per il territorio che pare non scuotere il decisore politico, probabilmente indotto al retro pensiero della soluzione privatistica, come risulta da talune uscite che fanno espresso riferimento all’esternalizzazione di alcuni servizi tecnici, amministrativi e contabili”, proseguono i sindacalisti. Occorrono invece capacità di prospettiva e strategie per arginare l’emorragia in atto. Alcuni strumenti sono già presenti nel Contratto Provinciale, quali ad esempio il contratto a termine con finalità formative seppure da rivedere, anche alla luce degli interventi legislativi nazionali, o l’incentivo al ricambio generazionale in relazione all’elevata età media del personale dei Comuni che risente del blocco del turn over degli anni passati, rimasto lettera morta per mancanza di risorse. E’ necessario intervenire a partire dal Protocollo di Finanza Locale. Cosi come è necessario riprendere il tema dei livelli istituzionali di governo, per una seria analisi del ruolo e delle competenze delle Comunità di Valle, dell’esperienza delle fusioni e delle gestioni associate, dei vincoli assunzionali (anche per i Comuni con disponibilità economiche), della funzione strategica del Lavoro Agile per le sedi meno ambite e infine, ma non per ultimo, di un reale percorso di valorizzazione del personale con il rinnovo dei CCPL alla scadenza (il contratto vigente è scaduto il 31 dicembre 2021), la revisione dell’Ordinamento Professionale con percorsi di carriera chiari ed esigibili per tutti i profili professionali, dall’Operaio al Funzionario, l’adeguamento dei salari falcidiati dall’inflazione. In un quadro di relazioni sindacali stabili tra Giunta Provinciale, Consorzio dei Comuni e Sindacato, assolutamente carente.

L’invito dunque, oltre che al Presidente Fugatti, è alla neo Assessora Giulia Zanotelli, al Presidente del Consorzio dei Comuni Paride Gianmoena e ai rappresentanti degli stessi.