È iniziata la discussione che coinvolge i sindacati della Sanità e l’Apran; la riunione fa seguito a quella che, lunedì, ha dato avvio alla contrattazione per le autonomie locali.
Aumenti di 90 euro: chiediamo di più
Fp Cgil era presente col segretario generale Luigi Diaspro e i referenti del settore Gianna Colle e Marco Cont. Apran ha proposto un aumento del 4,1% sugli stipendi: significherebbe una media di 90 Euro mensili lordi. «Bene fare subito un accordo per dare respiro alle famiglie, colpite dal caro bollette e dal generalizzato aumento del costo della vita – spiega Fp Cgil – ma abbiamo chiesto di realizzare una “proiezione”, per un aumento su una percentuale maggiore, e restiamo in attesa». L’aumento avrà decorrenza dal primo gennaio scorso, in attesa della manovra di assestamento che deve garantire anche gli arretrati dovuti fin dal 2019.
Le altre indennità
Il residuo dell’aumento sui tabellari è peraltro insufficiente per qualsiasi ulteriore operazione di riconoscimento economico, e sono tuttora mancanti le risorse per le indennità di pronto soccorso, di specificità infermieristica, di tutela del malato e per la promozione della salute che vanno finanziate con fondi specifici e ulteriori. Così, del resto, è avvenuto a livello nazionale con stanziamenti distinti come quello per l’indennità di esclusività per i medici».
Per questo Fp Cgil ha chiesto di conoscere la consistenza dei fondi per lo sviluppo professionale per valutare se, con tali risorse, sia possibile prevedere una progressione economica generale per tutti i dipendenti.
Le altre richieste
È necessario dare risposte concrete e sostanziali a un settore che più di altri ha sopportato e sopporta tuttora l’impatto dell’epidemia e ha garantito il bene primario della salute sul territorio a costo di gravissimi sacrifici e senso di responsabilità.
«Abbiamo poi chiesto un rapido accordo per distribuire la terza tranche del premio Covid al personale sanitario e socio sanitario. Anche su questo abbiamo trovato condivisione e ci sarà presto fornita una bozza di accordo».
Fp Cgil ha chiesto inoltre l’istituzione di due tavoli tecnici distinti e ulteriori: uno per la revisione dell’ordinamento professionale, per valorizzare le competenze e le professionalità del personale sanitario, tecnico e amministrativo e ausiliario, l’altro per procedere con l’omogeneizzazione delle norme in materia di progressioni di carriera, mobilità, part time e lavoro agile con quanto prevede il comparto delle autonomie locali. Ha infine ribadito le prerogative delle Rsu per quanto riguarda la produttività e le progressioni orizzontali. Le recenti elezioni devono determinare l’effettività del ruolo di queste rappresentanze.