Ci sono voluti 18 anni e 11 mesi di confronto per arrivare infine a sottoscrivere il rinnovo dell’integrativo provinciale della cooperazione sociale trentina, un risultato importante che rappresenta una svolta nella valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto, le cui professionalità e competenze consentono di tenere in piedi il sistema di welfare sul territorio.
Dopo il rinnovo del contratto nazionale dunque, il nuovo integrativo contribuisce a ridurre il divario giuridico e retributivo con i comparti pubblici e dà prime risposte su temi colpevolmente trascurati in questi lunghi anni, a partire dal riconoscimento del tempo viaggio per il quale la Fp Cgil è stata costretta ad agire davanti al giudice del lavoro, che ha riconosciuto le nostre buone ragioni.
L’integrazione provinciale cresce del 33% con aumenti compresi tra i 54 e i 71 euro lordi al mese, con la percentuale più alta per i livelli bassi e più contenuta per quelli apicali, nell’ottica di ridare maggiori risposte ai salari più poveri.
Sul piano normativo si istituisce la banca ore volontaria, stabilendo chiaramente che può essere solo positiva; l’indennità di flessibilità di 40 euro se i riposi maturati vengono programmati dalla cooperativa; si aumenta il rimborso chilometrico a 0,40 euro/Km; si prevede la copertura Kasko per l’auto propria.
Ancora, copertura al 100% della malattia per dodici mesi, estensione delle tutele per gravi patologie, introduzione di ulteriori due giorni di congedo retribuito per lutto o gravi infermità e del tempo di preavviso per i contratti a tempo determinato.
Come detto, si riconosce finalmente il tempo di spostamento tra un utente e l’altro nell’assistenza domiciliare con 5 minuti fissi e poi un forfait per fasce chilometriche successive, oltre ad un’indennità di flessibilità per lo spostamento della prestazione oraria.
Si definisce l’inquadramento dell’Operatore OAD, con riconoscimento di un’indennità fissa mensile e la collocazione in livello superiore dopo 24 mesi, e infine la banca ore solidale.