Apprendiamo della convocazione della Commissione dei 12 per il prossimo 15 febbraio con all’odg la norma di attuazione per la delega delle agenzie delle entrate e delle commissioni tributarie, sin qui contrastata con forza dal personale dipendente e dal Sindacato rappresentativo. La Funzione Pubblica Cgil, per ultimo col documento congiunto della Categoria Nazionale, Trentino e Alto Adige del 14 dicembre scorso, aveva ribadito l’assoluta contrarietà ad un’ipotesi che rappresenterebbe un errore esiziale per la stessa Autonomia oltre che per le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nel complesso sistema fiscale e tributario trentino, chiedendo alle Province Autonome di interrompere l’iniziativa, al Ministro dell’Economia e delle Finanze e al Governo di non dare parere positivo e ai Direttori Generali delle Agenzie di farsi parte attiva in tal senso, coerentemente con le prospettive di potenziamento e rafforzamento dell’azione autonoma e unitaria delle Agenzie stesse.
In questo quadro è da registrare con profonda preoccupazione l’assenza di riscontro alla richiesta di incontro formulata lo stesso 14 dicembre al Presidente della Commissione dei 12 e agli altri destinatari della nota che, alla luce dell’improvvisa accelerazione dei lavori, rende evidente il profondo disinteresse nei confronti di coloro che assicurano i servizi fiscali e tributari sul territorio.
Si tratta allo stesso temo di un fatto grave e di una scelta miope: fatto grave perché non tiene conto delle posizioni espresse in più occasioni dal personale, con mozioni votate all’unanimità nelle assemblee, e dell’assenza di confronto, miope perché determinerebbe una fase conflittuale con grave rischio di ricadute sui servizi, in un momento in cui la ripresa economica, la riforma fiscale e l’attuazione dei progetti del PNRR richiederebbero, al contrario, la massima efficacia ed efficienza del sistema.
“La Fp Cgil – spiega il segretario generale L. Diaspro – ha da sempre manifestato contrarietà per un’operazione di grave rischio per l’autonomia dell’azione delle agenzie fiscali, per la tutela dei dati sensibili di contribuenti e operatori e dannosa per i diritti dei lavoratori coinvolti. Il rischio di condizionamento dell’azione di controllo e il conflitto di interesse dell’ente Provincia per la compartecipazione in numerose società dovrebbero bastare a scongiurare ipotesi che minerebbero anziché rafforzare l’Autonomia Speciale. Ma la stessa esperienza della Giustizia, dove nessuno dei problemi endemici è stato risolto ed altri se ne sono aggiunti proprio in relazione alla delega, è lì a dimostrare che acquisire deleghe di funzioni fondamentali dallo Stato, oltre a richiedere capacità di garantire (e dimostrare) efficacia, imparzialità, indipendenza e autonomia, richiede investimenti importanti proprio sul personale con assunzioni, formazione, valorizzazione professionale e qui, francamente, sorgono molti dubbi alla luce della nota vicenda del rinnovo dei contratti pubblici provinciali, soprattutto se rapportata al proficuo percorso nazionale”.
Le carenze di personale che affliggono soprattutto l’Alto Adige, ma anche il Trentino, non si risolvono con la bacchetta magica, ma solo sfruttando le economie di scala che grandi agenzie nazionali possono permettersi e all’interno dei processi di rilancio previsti per questi Enti.
L’accelerazione delle operazioni in corso, nelle condizioni date, non potrà che comportare l’attivazione di imminenti iniziative a tutela di funzioni e servizi sul territorio e del personale coinvolto.