In oltre 8 anni abbiamo avuto di fronte un muro, adesso l’azienda sceglie il sindacato più gradito per fare accordi. È dal 2016 che le OO.SS. Confederali, in qualità di firmatari del contratto nazionale dei servizi ambientali, insistono a più riprese per istituire il Premio di Risultato presso la Fiemme Servizi di Cavalese, trovandosi di fronte di volta in volta a finte aperture o a muri invalicabili, con l’Azienda che si è sempre tenuta le mani libere sull’erogazione del premio. Improvvisamente ha cambiato idea, aprendo porte e finestre all’aria elettorale scegliendosi un Sindacato non firmatario del CCNL ‐ l’UGL ‐ per concludere accordi”,

così i segretari generali di FP CGIL e UILTEC‐UIL Luigi Diaspro e Alan Tancredi. In 8 anni si sono alternati numerosi incontri ed assemblee senza mai giungere alla definizione di un accordo che garantisse obiettivi e risorse economiche in linea con le altre aziende trentine del settore, mentre dal 2022 si erano intensificati gli incontri con la dirigenza che sembrava infine essersi convinta della necessità di regolamentare per via contrattuale la produttività aziendale.

La dirigenza di Fiemme Servizi – proseguono Giovanni Virruso (FP CGIL) Giuseppe Di Chiara (UILTEC) e Roberto Papapietro (FIT CISL)– dopo lunghe trattative nel 2022 aveva dato un’apparente apertura alle proposte sindacali, per poi far saltare ancora una volta il tavolo rimandando tutto al 2023. Ma poi ancora un nuovo passo indietro, con condizioni economiche inferiori rispetto al 2022. Nel contempo abbiamo richiesto e discusso di un altro importantissimo accordo, con il quale su nostra proposta, a fronte di una riorganizzazione aziendale riguardante i Centri di Raccolta, abbiamo chiesto un accordo di progressione carriera ossia di alzare i livelli degli attuali lavoratori autisti dal 3 al 4 livello e un sistema di promozione interna in caso di acquisizione della patente C per i lavoratori già in organico. Avevamo ottenuto, con moltissima fatica, anche un contributo totale da parte dell’azienda al pagamento della patente C. A nulla sono valse le proteste per la poca affidabilità sugli impegni presi, ne l’evidenza delle difficoltà dei lavoratori in un periodo in cui l’inflazione è a livelli mai registrati negli ultimi decenni nel far capire all’azienda che le nostre richieste fossero del tutto legittime. Peraltro, con una narrazione scorretta e distorta ai lavoratori, la Fiemme Servizi attribuiva
le ragioni del mancato accordo all’atteggiamento “poco collaborativo” delle OOSS., in quanto evidentemente
non supine a tutte le condizioni poste dall’azienda a discapito dei lavoratori. Da sottolineare come, al contrario,
fossimo nel frattempo riusciti a garantire aumenti adeguati in tutte le altre aziende di servizi ambientali del territorio.

Una realtà unica nel territorio, dove evidentemente il Sindacato Confederale è ritenuto necessario solo per l’accesso a Fondimpresa, e le relazioni sindacali un orpello, tale da opporsi in ogni modo all’implementazione della contrattazione di secondo livello come leva di sviluppo e qualità del lavoro e delle condizioni dei lavoratori, e parliamo di un’azienda in house a totale capitale pubblico.

Valuteremo il da farsi ‐ concludono Diaspro e Tancredi ‐ certamente un’operazione del genere, con un cambio repentino di rotta e un’apertura a sindacati non firmatari del CCNL, induce più di qualche dubbio, a partire dalla reale volontà
dell’azienda in questi anni di chiudere davvero accordi migliorativi delle condizioni del personale.

In quanto firmatari del CCNL parteciperemo al tavolo sindacale per trovare tutte le soluzioni atte a rappresentare al meglio le retribuzioni dei lavoratori tenendo conto anche della possibilità di assoggettare il premio alla tassazione agevolata del 5% come previsto dalla normativa. Sembra però che chi ha voluto trovare interlocutori diversi dai firmatari del CCNL, non abbia tenuto conto di questo importante aspetto.