Martedì 12 ottobre dalle 10.30 alle 12.30
La Funzione pubblica Cgil del Trentino organizza, per martedì 12 ottobre dalle 10.30 alle 12.30, un’assemblea del personale del comparto e dirigenza con successivo presidio presso l’Ospedale di Rovereto, con ritrovo nell’area coperta davanti all’ingresso. Il segretario generale Luigi Diaspro e i referenti del settore sanità, Gianna Colle e Marco Cont, spiegano: «La situazione della sanità trentina è nota: gravi carenze di personale acuite dalla pandemia e oggi dalle sospensioni del personale non vaccinato, unite alla difficoltà di reperire operatori, in particolare infermieri e Oss, ma anche tecnici e amministrativi, contesi tra le varie strutture e con altri territori, assenza di interventi di valorizzazione delle professioni, carichi di lavoro esasperati, campagna vaccinale in corso, fanno temere per la tenuta dei servizi e degli stessi operatori sanitari, in grave stress lavorativo da oltre 18 mesi a questa parte».
C’è inoltre il tema fondamentale del rinnovo del contratto scaduto da due anni e mezzo, l’unico strumento con cui adeguare retribuzioni, valorizzare il personale con la revisione dell’ordinamento professionale, stanziare specifiche ulteriori indennità come fatto a livello nazionale.
I sacrifici di queste lavoratrici e di questi lavoratori non possono essere liquidati con la classica pacca sulla spalla, a livello nazionale si stanno rinnovando tutti i contratti pubblici mentre in Trentino la giunta provinciale Fugatti continua a ignorare platealmente la questione, accampando questioni di bilancio che risultano inaccettabili: questo personale ha diritto a vedersi riconosciuto impegno, professionalità, soprattutto il proprio ruolo di garanzia del diritto alla salute dei cittadini.
«Vogliamo tenere alta l’attenzione nel settore della sanità trentina affinché si stanzino le risorse per rinnovare il contratto, per riqualificare e valorizzare i dipendenti con la revisione dell’ordinamento professionale, si apra un tavolo di confronto sui fabbisogni con una revisione delle reali necessità in termini di dotazioni organiche, maggior conciliazione vita-lavoro, assunzioni, stabilizzazioni, sicurezza sul lavoro, smart working, coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nella riorganizzazione della sanità trentina».