La Funzione pubblica Cgil del Trentino è da sempre convinta che tutto il personale impiegato nelle pubbliche amministrazioni, dagli enti locali all’Azienda sanitaria, dalla Provincia alle case di riposo, debba essere assunto con contratto stabile e a tempo indeterminato. Per questo accoglie con favore l’interrogazione, depositata dalla consigliera provinciale Sara Ferrari, che stimola la giunta ad attivarsi per dare garanzie ai 130 lavoratori che, per il tramite delle agenzie interinali, garantiscono una parte importante dei servizi sanitari.
«Ci uniamo alla richiesta di garantire, nell’immediato, la continuità del posto di lavoro, per non avere carenze nei servizi ai cittadini, non disperdere il patrimonio di professionalità acquisite e consentire a queste persone di continuare a svolgere il proprio lavoro in forma stabile, percependo il proprio reddito» spiega il segretario generale Luigi Diaspro.
«Sono interessati infermieri, personale amministrativo, autisti, operatori socio sanitari, addetti alle portinerie, impiegati nelle farmacie che, durante la pandemia, hanno mostrato ancora di più (se ce ne fosse stato il bisogno) il proprio indispensabile ruolo. Lavorando in Azienda sanitaria, hanno maturato esperienza e conoscenze importanti. Per questo, occorre strutturare un processo per stabilizzare le loro posizioni come è stato fatto e si sta facendo in altri ambiti, con la valorizzazione dell’esperienza acquisita».
Questa partita si inscrive in quella più generale delle assunzioni e del reclutamento di personale, nel brevissimo periodo occorre comunque dare risposte a questo personale e continuità ai loro contratti. Nel medio periodo vanno resi strutturali meccanismi di riconoscimento dell’esperienza nei concorsi pubblici e si devono mettere in atto strategie che portino all’assunzione stabile in Azienda sanitaria, senza la mediazione delle agenzie interinali.
«Attendiamo risposte rapide e concrete dalla giunta provinciale, a partire da quelle che saranno fornite all’interrogazione della consigliera Ferrari».