Le Direttive della giunta prima e l’apertura dei tavoli Apran poi rappresentano due tappe fondamentali per dare finalmente il contratto ai 5.000 dipendenti di Comuni e Comunità di Valle, ai 4.000 delle Apsp, ai 4.500 della PAT, agli 8.000 della Sanità che, insieme alla Scuola, ammontano complessivamente a circa 35.000 lavoratrici e lavoratori in attesa del rinnovo per il triennio 19/21.

Un lungo lavoro

E’ stato un lavoro lungo quelllo che ci ha portato sin qui perchè, malgrado accordi politici sottoscritti con le OO.SS. Confederali nel gennaio 2020, solo grazie alla grande mobilitazione dei dipendenti pubblici dello scorso autunno la giunta ha stanziato le risorse – a regime dal 2022 – con l’ultima manovra di bilancio.

Mancano ancora dei pezzi, tra cui arretrati 19/21, risorse per le progressioni economiche, per l’ordinamento professionale, per le indennità sanitarie, per l’armonizzazione nelle Apsp. Tutti punti, espressamente inseriti nell’accordo del 15 dicembre 2021 grazie alla determinazione della Fp Cgil, sui quali la giunta si è impegnata per risorse aggiuntive.

Siamo dunque all’esigibilità di questi impegni, e auspichiamo di remare tutti nella stessadirezione! In ogni caso la Fp Cgil sta lavorando per:

ACCORDO STRALCIO ECONOMICO

Un accordo economico complessivo su tutti i tavoli – Autonomie Locali, Sanità e Ricerca – che preveda tutti questi punti:

  • L’adeguamento del tabellare al massimo delle risorse stanziate, pari al 4,98%;
  • ll riconoscimento di una fascia economica per tutto il personale che ha maturato i requisiti previsti, con decorrenza al 1/1/2022 e/o con doppia decorrenza;

inoltre, per la Sanità:

  • Il riconoscimento delle indennità per Specificità Infermieristica, Pronto Soccorso e Tutela del Malato e per la Promozione della Salute, come previsto a livello nazionale, con decorrenza 1/1/2021;
  • L’estensione della specifica indennità una tantum (cd. premio covid) agli autisti del 118 e al personale amministrativo tecnico operaio ed ausiliario che ha supporto le attività nel periodo considerato;
  • l’erogazione delle specifiche indennità previste in Direttiva (malattie infettive, etc.)

inoltre, per le Apsp:

Un accordo stralcio per l’adeguamento dei trattamenti accessori di infermieri, oss e altre categorie di personale, in relazione alle risorse aggiuntive appositamente stanziate (2,85 mln) .

LAVORO AGILE

Lavoriamo per un accordo sul lavoro agile che ancora non c’è per il settore pubblico trentino: lo stallo determinatosi al tavolo Apran – AA.LL. – per le “resistenze” del Consorzio dei Comuni e, in misura minore, di Upipa, saranno oggetto di un apposito incontro il prossimo 30 maggio con l’Assessore Spinelli che, dall’interno della giunta, ha prodotto il piano di sviluppo per il Lavoro Agile dei settori pubblici e privati in Trentino.

ORDINAMENTO PROFESSIONALE E SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE

Soprattutto, puntiamo con convinzione alla revisione dell’Ordinamento Professionale e del sistema di classificazione. Il tavolo è stato riattivato – AA.LL. – ed ha condiviso modalità di lavoro e focalizzato alcuni nodi che vanno prioritariamente affrontati, tra cui:

  • superamento dell’Area A;
  •  coerenza inquadramento e titolo di studio oggi richiesto per l’accesso dell’esterno;
  •  progressioni verticali all’interno dell’area ( Base > Evoluto);
  •  progressioni tra le Aree (anche in relazione alle modifiche introdotte a livello nazionale da D.L. 80/2021: progressioni interne a prescindere dal concorso pubblico, sistema comparativo e non selezioni e, per via contrattuale, la previsione della deroga dal titolo di studio sino al 2024).
  •  adozione di un modello mutuato da quello nazionale.

La posizione assunta dalla giunta

In questo contesto, la posizione assunta dalla giunta sul tema delle decorrenze per progressioni economiche e indennità sanitarie – rispettivamente 1/1/23 e 1/1/22 – rappresenta per la Fp Cgil un punto di prima criticità doppiamente inaccettabile: da un lato perché si tratta di risorse dei lavoratori (accantonamenti per pensionamenti che, nel periodo considerato, sono stati consistenti) e dall’altro perché produce un danno economico rilevante in un momento di grossa difficoltà per le famiglie per un’inflazione che supera il 6% sul territorio.

La posizione di FP CGIL...

Riteniamo che solo un adeguato aumento dei tabellari (4,98% uguale a ca. 95 – 100 euro mensili medi lordi cui, attenzione, va sottratta l’I.V.C. 19/21 attualmente percepita), una progressione economica con decorrenza al 1 gennaio 2022 (500 – 600 euro annui medi lordi), l’erogazione immediata dell’I.V.C. 22/24 (14 – 18 euro mensili medi lordi), oltre agli arretrati del triennio 19/21, possano rappresentare una prima, doverosa risposta per stipendi fermi da quasi 5 anni!

In questa direzione ci stiamo muovendo, insieme al sindacato confederale, chiedendo un
aggiornamento dei tavoli e l’intervento della Giunta.

In questa direzione ci stiamo muovendo, insieme al sindacato confederale, chiedendo un aggiornamento dei tavoli e l’intervento della Giunta

... e quella di altri Sindacati

Quello che risulta incredibile, è che altri Sindacati, sulla specifica questione della decorrenza delle fasce economiche, gettino il cuore oltre l’ostacolo affermando in appositi comunicati e ancor prima della giunta, che le progressioni si faranno a partire dal 1 gennaio 2023, agevolando una opzione di evidente svantaggio per la stragrande maggioranza degli aventi diritto. Cui prodest?