Ma serve aprire relazioni efficaci e tempestive col sindacato
La Fp Cgil del Trentino, con Luigi Diaspro, Marco Cont e Gianna Colle interviene sul tema sanità. «Come Cgil abbiamo spinto e stiamo spingendo convintamente per la campagna vaccinale, senza alcun dubbio né ambiguità. Alla chiamata del dott. Ferro rispondiamo quindi positivamente e senza indugi: siamo pronti a condividere tutte le iniziative possibili di concerto con l’Azienda sanitaria per una campagna vaccinale maggiormente efficace in questa fase, resa ancora più complicata a causa delle assenze prodotte dalle sospensioni del personale».
Nell’incontro di giovedì il dottor Ferro ha fatto appello alle rappresentanze di medici e personale del comparto per evitare l’ordine sparso sul tema vaccinale e convergere su una posizione comune che spinga sulla vaccinazione. Dopo le prime sospensioni partiranno entro fine ottobre altri provvedimenti tra cui 10 medici, 90 infermieri e 100 tra Oss, tecnici di laboratorio e altre professioni, che non potranno non determinare ulteriori problemi di tenuta e qualità dei servizi. Da qui l’appello di Ferro.
Tuttavia non è pensabile che ci si rivolga al sindacato esclusivamente nelle emergenze e, al contrario, si mortifichi il suo ruolo di rappresentanza estromettendolo sistematicamente da processi decisionali che investono organizzazione del lavoro, carenza di personale sino alle ipotesi di riforma del sistema sanitario provinciale. Per non parlare dell’assoluta indifferenza sin qui mostrata dalla giunta sui temi del rinnovo contrattuale, riqualificazione e revisione degli ordinamenti professionali, risorse fresche per lo sforzo cui tutto il sistema è sottoposto ormai da oltre 18 mesi ininterrotti di turni massacranti e stress notevole.
Abbiamo quindi chiesto un cambio di rotta concreto nelle relazioni sindacali, nel coinvolgimento sistematico delle rappresentanze dei lavoratori a partire da un tavolo di monitoraggio continuo della situazione, per conoscere quali strumenti si intende mettere in campo per non aggravare ulteriormente la condizione del personale in servizio. Abbiamo inoltre chiesto di effettuare nuovi colloqui col personale sospeso e da sospendere per fornire maggiori informazioni sul vaccino e determinare auspicabili ripensamenti, non limitandosi all’esame documentale delle richieste. Entrambe le richieste sono state accolte dal dott. Ferro, che si è impegnato a sua volta a un tavolo di confronto maggiormente efficace e a convocare in presenza il personale destinatario dei provvedimenti.
Anche sull’introduzione del green pass dal 15 ottobre abbiamo chiesto e ottenuto un impegno a conoscere preventivamente il protocollo di intervento dell’Apss.
Ci asteniamo pertanto in questa fase ancora complicata dall’intraprendere iniziative di mobilitazione, in attesa di vedere tradotti in pratica gli impegni presi. Siamo pronti a collaborare con l’Azienda, con le responsabilità che derivano dal nostro ruolo di rappresentanza, a condizione che ciò comporti un riconoscimento effettivo e che si ascolti la voce delle lavoratrici e dei lavoratori. In caso contrario procederemo con le iniziative che riterremo opportune.