Sottoscritto ieri un nuovo Protocollo Politico con l’Assessore Tonina per una serie di interventi sul comparto, primo dei quali il ripristino delle risorse per l’Ordinamento Professionale dirottate incredibilmente sulla retribuzione accessoria con la modifica alla variazione di bilancio. E’ un punto per noi fondamentale che abbiamo posto nell’immediatezza dell’approvazione dell’emendamento: una scelta miope che sottrae risorse alla riqualificazione professionale, faticosamente conquistate in anni di battaglie della Fp Cgil, per dirottarle sui sistemi indennitari, per i quali andavano invece richieste risorse fresche (V. punto contratti 10 aprile 2024). In secondo luogo, sono previste risorse per l’equiparazione (armonizzazione) dei trattamenti giuridici ed economici tra i comparti Sanità ed Autonomie Locali: un ulteriore punto sostenuto da tempo dalla Fp Cgil che deve essere affrontato con tempestività per porre freno al dumping tra i vari comparti pubblici e la fuga di personale dalla Sanità.
Infine, l’impegno a prevedere l’adeguamento delle dotazioni organiche in rapporto alle nuove esigenze di cura e alle disposizioni del DM 77, come da noi richiesto, per una reale rilevazione dei fabbisogni di personale che devono diventare veri e propri LEA, oltre alla ripresa del confronto per la parte normo giuridica del CCPL, con particolare riferimento agli istituti del part time, delle tutele parentali, dei tempi di conciliazione, al lavoro agile.
Si tratta di un’apertura di credito nei confronti del nuovo Assessore, sulla quale evidentemente vigileremo a partire dall’imminente manovra di assestamento di giugno, affinché gli impegni assunti possano concretamente comportare una nuova stagione di relazioni sindacali in un settore fondamentale su cui vanno investite risorse, ben al di là di quelle attualmente previste, per sostenere e rafforzare la sanità pubblica.
La prossima partita si svolgerà pertanto in Apran, per la destinazione dei 7.850.000 euro sui trattamenti accessori, in cui faremo la nostra parte “per una equilibrata ripartizione tra le vari figure professionali”, come recita lo stesso Protocollo. Parallelamente, continueremo la nostra battaglia sul fronte dell risorse per il triennio 22/24: lo ribadiamo, il 6,31% previsto dal Protocollo del 18 Luglio è del tutto insufficiente a fronte ad un’inflazione del 17%. Per questo andremo avanti in coerenza col mandato delle lavoratrici e dei lavoratori.