TRENTO 08 GIUGNO 2023. Vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori del settore delle cooperative trentine che, con la recente sentenza del 23 maggio, vedono riconoscersi dal Giudice del Lavoro di Trento il tempo utilizzato per spostarsi dal domicilio di un utente all’altro come orario di lavoro.
Una richiesta sempre respinta dalla cooperativa in questione perché il rempo viaggio veniva considerato “tempo libero” che, settimanalmente e mensilmente, si è tradotto in ore di lavoro non retribuite.
Dopo una battaglia iniziata nel 2018 la lavoratrice, supportata dalla FP, è stata costretta a rivolgersi al Giudice, che oggi ha accertato che “il tempo occorso alla ricorrente giornalmente per raggiungere, ai fini dello svolgimento delle proprie mansioni di assistente domiciliare, le abitazioni diverse da quella del primo utente assistito in ciascuna giornata, deve essere computato nell’orario di lavoro e quindi va retribuito con gli stessi parametri previsti per lo svolgimento delle mansioni oggetto del rapporto di lavoro”.
E’ inammissibile che la sostenibilità sia diventato sinonimo di tagli del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori e/o motivo per non rinnovare e disdettare i contratti, come troppo spesso sta accadendo anche nella Cooperazione.
E non possiamo neppure accettare che si faccia passare il Sindacato come soggetto indifferente alle condizioni del “mercato” e alla sostenibilità dell’impresa: troppo il divario cumulato in questi lunghi anni tra profitti e moderazione salariale e perdita di diritti, con una perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni inammissibile di fronte ad un’inflazione nel triennio 22/24 che viaggia oltre il 18%!
Invitiamo dunque le lavoratrici e i lavoratori del settore a contattare la nostra Organizzazione per l’assistenza necessaria per affrontare tale questione.