La questione retributiva non riguarda solo i comparti privati.  Salari sotto la media anche nel Comparto Pubblico. 

La questione retributiva non riguarda solo i comparti privati, ma anche i quasi 40mila dipendenti del settore pubblico locale, sanità e scuola. Anche queste lavoratrici e questi lavoratori hanno perso potere d’acquisto, ma soprattutto hanno buste paga più leggere rispetto alla media delle regioni a statuto speciale e alla media italiana. Secondo i dati Istat nel 2021 la retribuzione media lorda in Trentino nel settore pubblico era pari a 33.197 contro i 36,928 della media delle regioni a statuto speciale e contro i 37.634 della media
nazionale. Per questa ragione Cgil insieme a Fp e Flc, le due categorie che seguono enti locali, sanità e scuola, chiedono alla giunta provinciale di allargare il confronto sull’emergenza retributiva anche a questi comparti.

“Tra il 2017 e il 2021 gli stipendi dei dipendenti pubblici trentini hanno perso terreno rispetto ad altre realtà nazionali e si è creato un
gap importante, fanno notare Cinzia Mazzacca con Luigi Diaspro e Raffaele Meo. Per questa ragione riteniamo, anche alla luce del confronto sul rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024, sia importante includere al tavolo sulle retribuzioni anche il settore
pubblico”.

Da questo punto di vista è sbagliato ritenere conclusa la partita dei pubblici con le risorsein fase di stanziamento con la variazione di bilancio di marzo e l’assestamento di luglio pergli arretrati, come fa la Giunta Provinciale. Al contrario, occorre definire con le parti sociali lo scostamento tra queste risorse, pari al 6,31% complessivo a regime dal 2024 compresa l’Indennità di Vacanza Contrattuale già in godimento, e i dati inflattivi nel triennio pari al 16 – 18%, per non ridurre ulteriormente il potere d’acquisto dei salari dei dipendenti
pubblici trentini. Anche questo comparto, in tutte le sue molteplici declinazioni dalla sanità alla scuola, ai
comuni, alle case di riposo sino alle strutture provinciali, soffre di problemi di bassi salari e attrattività. Il suo efficiente funzionamento, inoltre, è indispensabile per la tenuta di tutto il sistema economico trentino oltre che del welfare territoriale sempre più necessario per
le fasce di popolazione anziana e fragile. Crediamo, dunque, sia necessario nella definizione dei primi incontri operativi allargare anche a questo segmento, in cui ricordiamo la Provincia ha anche il ruolo di datore di lavoro.
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