VENERDÌ’ 26 MAGGIO DALLE 10:00 ALLE 12:00 IN PIAZZA DANTE

Malgrado la Sanità sia al centro del dibattito pubblico, per i tempi lunghi delle liste d’attesa, le difficoltà dei cittadini ad avere assicurato il diritto alla salute, le condizioni in cui opera il personale per carichi di lavoro insopportabili, perdura in Trentino l’assenza di una concreta presa in carico del sistema socio sanitario.

Si procede a vista con misure tampone e spot ma vi è reale consapevolezza della necessità di misure strutturali e di prospettiva, a partire dalle condizioni di chi lavora nelle strutture.

Si era ancora in periodo Covid (autunno 2021), quando si parlava di eroi, eppure è stata necessaria la mobilitazione unitaria dei comparti del pubblico impiego (Sanità – Scuola – Autonomie Locali – Ricerca) per riuscire a far stanziare le risorse per il triennio 19/21.

Un grave ritardo

L’attrattività del sistema non può prescindere da considerazioni banali: il grave ritardo sul versante contrattuale col resto d’Italia, dove si sono chiusi i contratti 2019/2021 anche con la revisione degli ordinamenti professionali che sono strumenti per una concreta valorizzazione del personale di tutte le categorie professionali, dagli Infermieri agli Oss al Personale Tecnico Operaio e Amministrativo, depone a favore o a sfavore dell’attrattività in Trentino?

L’assenza di risorse per il rinnovo del CCPL 2022/2024, retribuzioni tra le più basse d’Europa, la mancata adozione di un piano strutturato del Lavoro Agile, le carenze di organico a tutti i livelli e i conseguenti carichi di lavoro senza una definizione dei fabbisogni e senza un piano straordinario di assunzioni incentiva o disincentiva l’accesso ai giovani?

Una prima risposta

Le risorse appostate nella recente manovra di variazione di bilancio sono diventate 36 milioni grazie alla mobilitazione confederale unitaria sulle Autonomie Locali: per quanto insufficienti e sotto forma di una tantum – ca 500 euro medi lordi per il solo 2023 –rappresentano una prima risposta, anche se insufficiente.

OCCORRE PER QUESTO PRESIDIARE LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO DI GIUGNO!!!LA VERA MANOVRA DI BILANCIO, PER FORNIRE RISPOSTE STRUTTURALI ALLAPERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI

RISPETTARE GLI IMPEGNI POLITICI ASSUNTI SU ORDINAMENTO PROFESSIONALE,SISTEMA INDENNITARIO, BUONO PASTO.

La posizione della FP CGIL

Occorre scongiurare quanto già avvenuto per il triennio 19/21, con gli stanziamenti dell’ultimo minuto .

Per questo è necessaria una forte azione rivendicativa sul comparto Sanità!

Per questo come Fp Cgil sollecitiamo a tutti i tavoli – prossimo appuntamento il 13 giugno con l’Assessore Spinelli per le Autonomie Locali – la necessità e l’urgenza di finanziare adeguatamente il rinnovo di tutti i contratti del sistema pubblico provinciale, a partire  da quello della Sanità.

Spiace osservare che le altre sigle del Comparto ritengano di non coinvolgere la Fp Cgil, “rea” di non aver condiviso il Protocollo Politico del 5 dicembre 2022.

Lo ricordiamo: i 5 milioni previsti in quell’accordo sono residui dei fondi contrattuali e quindi si tratta di risorse dei lavoratori, non di risorse fresche stanziate dalla giunta. Il protocollo prevede esclusivamente lo sblocco di quelle risorse e non uno stanziamento ex novo, e non contiene alcun impegno della Giunta sul rinnovo dei contratti pubblici 22/24, per le quali la Fp CGIL è coerentemente in campo con la mobilitazione di questi giorni. Queste le ragioni della non condivisione di quel testo, non altre.

Quanto alle modalità di ripartizione dei 5 milioni, precisiamo che non è un Protocollo Politico che può definirle, ma il tavolo sindacale di cui la Fp CGIL è parte attiva, insieme alle altre organizzazioni sindacali rappresentative.

In tal senso, unitariamente in sede di incontro in Assessorato lo scorso 21 marzo abbiamo già richiesto che i 5 milioni fossero ripartiti con modalità una tantum a tutto il personale.

Stiamo quindi – come Fp CGIL – sollecitando la convocazione del tavolo per sottoscrivere il relativo accordo.

Non possiamo dunque che prendere atto di questo atteggiamento ostile nei confronti della nostra organizzazione.

 Per questo motivo rilanciamo le nostre richieste con unPRIMO PRESIDIO IL PROSSIMO 26 MAGGIO IN PIAZZA DANTE :

  • risorse per il rinnovo del triennio 2022/24;
  • risorse per ordinamento professionale e sistema indennitario;
  • nuovo piano dei fabbisogni e conseguente piano straordinario di assunzioni;
  • adeguamento valore e spendibilità del buono pasto;
  • implementazione della staffetta generazionale;
  • regolamentazione del part time e del lavoro agile;
  • rendere realmente attrattivo il comparto sanità in Trentino valorizzando quelli che ci lavorano.