Quasi un migliaio all’assemblea unitaria di questa mattina indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per chiedere risorse per il rinnovo dei contratti pubblici trentini 2022/2024.

Sindacati: quanto proposto da Spinelli garantirebbe un aumento di appena 20 euro al mese, pari all’1,5%, peraltro riassorbibili. Sono insufficienti. Questo non è valorizzare né rendere attrattivo il nostro sistema pubblico

Servono maggiori risorse

Numerose le questioni al centro del partecipato dibattito, a cominciare dal contratto di settore scaduto alla fine del 2021 .

Ad oggi la Giunta provinciale ha messo sul tavolo una proposta una tantum di circa 20 euro netti al mese riassorbibili – hanno ricordato i segretari provinciali Luigi Diaspro, Beppe Pallanch e Andrea Bassetti della Segreteria UIL FPL. Si tratta di una somma del tutto insufficiente per rispondere all’aumento del costo della vita. Le retribuzioni sono state falcidiate da un’inflazione che viaggia a doppia cifra. Vanno stanziate risorse vere per rafforzare il potere d’acquisto dei salari in linea con l’inflazione del triennio 22/24 che, se pure guardassimo al solo indice IPCA, è pari al 9%. Ricordiamo che solo qualche giorno fa i Consigilieri Provinciali di maggioranza si sono aumentati del 14% le proprie indennità: è una vergogna!

Serve un cambio di passo

Accanto al tema contrattuale lavoratori e sindacati hanno chiesto anche un cambio di passo alla Giunta per ridare centralità al servizio pubblico “Vera garanzia dei diritti universali, salute, scuola, assistenza, sicurezza, welfare sul territorio”. E’ stato poi toccato il tema della carenza di personale, che affligge il pubblico impiego in Trentino, Sanità, Apsp e soprattutto i piccoli comuni maggiormente decentrati.

E’ un problema difficilmente risolvibile se non si agisce sia sul piano delle retribuzioni, con i rinnovi contrattuali nei tempi giusti e nella misura adeguata, sia sul fronte organizzativo implementando lo smart working, oggi troppo limitato da vincoli e rigidità.

Dunque il tema della valorizzazione professionale attraverso il finanziamento dell’ordinamento professionale previsto dall’accordo del 16 dicembre 2021, ma rimasto lettera morta.

Presidiare la questione contrattuale

Dai lavoratori abbiamo ricevuto mandato per continuare a presidiare la questione contrattuale sia in vista dell’approvazione della prossima variazione di bilancio sia dell’assestamento di luglio. Non possiamo permettere che il tema slitti nell’ultima parte della legislatura, ad ottobre, come è stato per il triennio 19/21 che ci ha costretti ad una dura mobilitazione per ottenere le risorse,

hanno concluso i tre segretari generali ricordando che il tema del rinnovo contrattuale dei contratti pubblici e privati sarà anche al centro della manifestazione nazionale indetta unitariamente da Cgil Cisl Uil per il prossimo 13 maggio a Milano.

Dall’Assemblea è stato quindi indetto lo stato di agitazione di tutto il personale delle Autonomie Locali, con aggiornamento al 17 maggio, data dell’ulteriore incontro con l’Assessore Spinelli sulla questione risorse contrattuali da inserire nella manovra di assestamento.